giovedì 3 marzo 2011

Un cigolio sinistro



Credo che già dai due interventi precedenti sia stato possibile delineare il mio “stile”, ovvero quell'abitudine che ho di porre domande al lettore. Non so se funziona o meno, ma proprio per essere recidivo inizio con una domanda: la sinistra (politicamente parlando) esiste davvero? Sulla destra non ho il benché minimo dubbio: tra imprenditori, nazionalisti e -purtroppo- partiti neo-fascisti c'è addirittura l'imbarazzo della scelta. La sinistra invece rimane così, astratta, non ben delineata, utopica. E non uso quell'ultimo aggettivo a caso, dato che secondo me l'ideologia di sinistra di fonda su un'utopia bella e buona. Basta semplicemente ricalcare la filosofia di Marx, secondo la quale il proletariato deve ribellarsi alla borghesia e poi, dopo una “presa di coscienza” da parte di tutti che il comunismo è la via migliore, fondare una società proletaria. Io non metto in dubbio che gli ideali comunisti siano validissimi e vantaggiosi (anche se questo si potrebbe discutere, ma assumiamo che lo siano, al momento), ma sono realizzabili? Secondo me no, specie in questo periodo. E ciò fa dell'uomo di sinistra un sognatore. Ma il fatto è che in un tempo di crisi sia dell'economia che delle istituzioni per i sogni c'è poco spazio, dato che non sono funzionali alla risoluzione dei problemi, dato che non si può fare affidamento su una presa di coscienza collettiva quando siamo circondati da sciacalli che darebbero i propri figli in pasto ai leoni se ciò fosse redditizio. In una società in cui vogliamo (o vogliono, per meglio dire) soffocarci l'un l'altro, non si può essere di sinistra. E' anche vero che se non si prova a cambiare qualcosa nulla cambierà mai veramente e questo rende la sinistra indispensabile ma non funzionale. Probabilmente sono troppo ancorato alla realtà per comprenderne appieno il pensiero, ma proprio non riesco a riconoscermi in questo vortice di buonismo che è il biglietto da visita di questa sinistra che in Italia sta cigolando ormai da un po'. Dico che cigola perché secondo me un partito che si preoccupa di vendersi ad un'ideologia diametralmente opposta ha problemi alle fondamenta, non è credibile ed è un insulto alla gente che crede nei valori proposti dai suoi leader (qualunque riferimento al PD e alla Lega è puramente voluto). Il risultato di tutto ciò è che adesso, che ci vorrebbe un colpo di mano da parte di un'opposizione forte e organizzata, la maggioranza spadroneggia in modo dittatoriale sulle nostre vite e sui nostri diritti.
Sia chiaro comunque che io non sto denigrando né la sinistra né tantomeno chi è di sinistra, dico solo che a mio avviso è un'ideologia poco aderente alla realtà e in particolare nel nostro paese troppo effimera e poco efficace.